Somewhere over the rainbow skies are blue and the dreams that you dare to dream really do come true...

mercoledì 31 ottobre 2007

Halloween

Ok...Ok è Halloween, fico dice molta gente. Beh, secondo me non poi più di tanto. Vabbè, un'occasione come un'altra per fare festa, è vero... ma oggi anno se non ci fosse qualcuno che mi ricorda che il 31 ottobre è Halloween, mi dimenticherei della sua esistenza italiana. quando ero in America era diverso: la pumpkin pie, preparata da anzianotte, oppure il sessantene Joe Rosa che mi invitava al party, tutte (tutte davvero) le case addobbate a festa. Ecco che la cosa si percepiva a pieno. A parte il fatto che mia madre si esalta in questi giorni, addobbando pure lei casa con streghe di pezza, zucche di plastica e pietre tombali di polistirolo; non riesco a sentirmi a mio agio. E mi solito mi vanno bene anche un paio di scarpe strette...

Stasera, chiuso il negozio, andrò a mangiare una pizza con i miei amici. Poi, a quanto pare, andremo in paese vicino dove c'è una festa a tema. E molto probabilmente è lo stesso posto dove incontrerò mia mamma vestita da strega. Bingo.

Il fatto di sentirmi refrattario a questa festa, mi fa sentire vecchio... io che di solito mi vanto/dispero di essere uno che non riesce a crescere...

Uhm... a pensarci bene la prima volta che ho festeggiato Halloween devo essermi anche mascherato, se non ricordo male, mi ero vestito tutto di nero, mi ero dipinto il volto di bianco, accentuando di nero labbra e contorno occhi. Credo che la mia prensunzione fosse quella di rapprensentare Eric Draven. Solo che alto poco più di un metro e settanta e con i capelli corti, credo di essere sembrato tutti tranne Brandon Lee nel Corvo... ricordo inoltre che avevo un raffreddore fotonico che mi constringeva a parlare con un insolita abbondanza di B. Ridicolo. Indossavo una sorta di anfibi neri slacciati, un paio di pantaloni neri ed una maglietta di cotone a maniche lunghe, ovviamente nera. Morivo di freddo. Credo che mi sia venuta l'influenza la mattina seguente...

In effetti mascherarmi mi piace molto, ogni anno, a carnevale, cerco sempre un costume diverso dal precedente. Uhm, mi sono vestito da alieno, con una maschera che distorceva elettronicamente la mia voce (chissà dov'è finita...), da ehm... in anni passati, quando nessuno mi avrebbe riconosciuto (per fortuna...), da Trunks; nobiluomo veneziano con parrucca bianca annessa; uomoscimmia, mia mamma deve aver trovato il costume a poche migliaia di lire; Pirata, un anno prima dell'avvento di Depp as Captain Jack Sparrow, lo avevo anticipato contornandomi di nero gli occhi... fico... sono pure andato a lavorare al pub vestito così... l'unica volta che da cameriere ho corso il richio di tacchinare una tipa... ed è stata da quella volta che mi sono fatto crescere il pizzetto... a pensarci mi ero pure rimesso l'orecchino... ora non lo porto più...

Ce ne sono altri poi... adesso non mi vengono in mente, cmq non mi sono mai vestito da pagliaccio (perlomeno a carnevale), ne' da zorro o da cowboy... uhm... spè mi sovviene che mi sono vestito pure da Cappuccetto Rosso... parrucca e lentiggini, uno dei miei costumi meglio riusciti...

martedì 30 ottobre 2007

Piove...

Nei giorni di pioggia mi è facile scivolare nei ricordi. Se poi sono umidi giorni autunnali, quando nel riflesso delle pozzanghere il piombo si mescola alle sfumature di rosso e arancio, allora andare indietro con la macchina del tempo mentale è un gioco da ragazzi. E nonostante ogni passo che faccio mi porti inesorabilmente sempre più vicino ai trenta, mi sento ancora un ragazzo. Anzi, un ragazzino.

Per sentirmi un po' più macho del solito, qualche sera fa mi sono rivisto La Sirenetta. Dall'ultima volta erano passati più di dieci anni, e vedere che le battute, i testi delle canzoni e le scene che si sarebbero susseguite affioravano prima nelle mente, poi sul televisore, è stato... è stato... non lo so, non mi viene in mente una parola o una frase che possa descrivere quello che è successo.

Vabbè, un Peter Pan come molti.

Con le mani fredde che puzzano di fumo ti tabacco, batto i tasti neri del computer nel negozio. La pioggia autunnale non ha certo spronato i clienti a venire qui, se non qualche irriducibile aficionado, che verrebbe anche dopo aver visto quattro strani personaggi a cavallo nel giorno dell' apocalisse.

Pensieri sparsi, macchie di inchiostro virtuale che si rincorrono in un algido foglio elettronico.

mercoledì 24 ottobre 2007

Un po' di libri, fumetti, film...

Ultimi libri letti:

Neil Gaiman, American Gods
Neil Gaiman, I ragazzi di Anansi

Libro che sto leggendo (finalmente):

Gregory Maguire, Strega (la, ahimè, traduzione italiana di Wicked )

Ultimi film visti (alcuni rivisti):

Tony Gilroy, Michael Clayton
Kevin Smith, Clerks - Commessi
Kevin Smith, Generazione X (Mallrats... molto meglio come spesso accade il titolo originale..)
Kevin Smith, In cerca di Amy
Kevin Smith, Dogma
Kevin Smith, Jay e Silent Bob... fermate Hollywood
Kevin Smith, Jersey Girl
Kevin Smith, Clerks II
Nancy Mayers, Tutto può succedere
Peter Jackson, Creature del cielo

Film che sto guardando (nel senso che ne ho visto solo un pezzo...):

Bent Hamer, Factotum

Film che riguarderò prossimamente:

Joel Cohen, Il grande Lebowski

Fumetti:

Aspetto con ansia i primi numeri di The Sandman e di Preacher (ristampe edite da Planeta de Agostini), dovrebbero uscire a novembre... dovrebbe uscire anche una cosa che si prospetta un capolavoro: Avventure nel Mondo di Oz di Eric Shanower, il primo di due numeri editi da Free Books.

mercoledì 17 ottobre 2007

week-end

arrivo da un week-end di quelli da guerra robotica... il tutto è cominciato con un normale appuntamento con una coppia di miei amici che non vedevo da tempo. Ci siamo incontrati al solito posto, dove decine e decine di altre volte abbiamo passato la serata tra chiacchere e boccali di birra. Arrivato, trovo sul tavolo dove erano gia seduti miss S. e mister S. un agricolo: una bibita un po' alcolica gentilmente offerta dalla coppia. Ok, la serata iniziave bene... Continuando con le chiacchere, i miei viaggi, i loro viaggi, come si sta, cosa si fa adesso ci siamo scolati un altro paio di birre. Passeggiatina per il centro, altro locale, ritorno al pub di origine dove ci aspettava mr D.. Altra birretta e notando che c'era il camioncino del test alcolico anonimo e gratuito, abbiamo pensato di tentare l'alitata pesante dentro il tubicino di plastica, risultato: 1.26 io (ritiro patente e multa fino a 6000 euro O_o) e 0.64 mr S.. Come al solito il vincente (nel senso di perdente) ero io. Fortunatamente da quel momento in poi avrebbe guidato il non più pizzattato mr. D.. Siamo finiti in una disco rock, poi al pub nel piano superiore, dove costretto da ricordi e da mr D. e le sue offerte generose ho perso il conto di quello che ho bevuto. Ci siamo poi trasferiti in un' altra disco... decisamente delirante (mi riferisco alla mia persona) mi sono messo a danzare in pista con movenze da facocero in preda ad un attacco di mal di pancia. Saltà un po' lì, salta un po' qui, mi sono caduti gli occhiali... a fine serato ne ho ritrovato le lenti e la montatura maciullata... 200 euro buttati nel cesso... cazziatone dai miei di quelli da umiliazione in piazza. Non torto do ne' a mio padre ne' a mia madre, dopotutto il prossimo paio sarà il sesto... in cinque anni. Laconico, triste, incavolato con una sbronza semismaltita, ci siamo diretti verso il primo paninaro, ovvero il lurido, come affettuosamente lo si chiama dalle mie parti. Erano le 6.30 quando con la bocca piena di panino con porchetta e peperonata ho risposto al cellulare, mia madre chiamandomi disgraziato come solo lei sa fare, da brivido nella parte bassa della schiena, mi chiedeva dove fossi, che mia sorella si era appena alzata per andare a scuola (era sabato mattina) e non vedendomi sul letto aveva allegramente svegliato i mie con la domanda "Ma F. si è già alzato?".

continua, anzi no, si ferma qui.

mercoledì 10 ottobre 2007

Allegriiia

Oggi vorrei parlare di uno dei miei ultimi incubi deliranti.

Sono all'aereoporto, tengo la giacca sotto braccio, mi avvicio al check-in, mi danno la carta d'imbarco e mi avvio al gate. Fin qui niente di strano, a parte il fatto che non ho idea di dove devo andare e non so il motivo del mio viaggio. Salgo in aereo, mi siedo al mio posto, uno degli ultimi, verso la coda dell'aereo. Le hostess mimano le parole che si sentono dagli autoparlanti, finito questo teatrino si sente la voce del capitano avvisare che l'aereo decollerà entro pochi minuti. Penso che sia strano, quella voce non mi è affatto nuova... L'aereo comincia leggermente a vibrare, i reattori cominciano a spingere e il veivolo si libra in aria. Il capitano, quando ormai siamo stabili in volo, dice con voce leggermente roca "Allegriiia!"... sbarro gli occhi, guardo il mio paffuto vicino e gli dico: "Ma... ma è Mike Bongiorno... fa anche il pilota di aerei?", e il ciccione: "sì, a quanto pare sì...".
L'areo comincia a fare strani movimenti, imprecando ritorno a parlare con l'omino tondo seduto accanto a me: "ma come cazzo si fa dare in mano un aereo di linea a Mike Bongiorno... avrà come minimo cent'anni...ehy ehy, ma che ca..." in quel momento l'aereo perde quota e la spia di "allaciarsi le centure" si accende e la voce del presentatore storico di rete4 ci avvisa che faremo un atterraggio di fortuna, affondo le unghie nei poggiabraccia e mi domando in che cavolo di situazione sono capitato.
L'aereo sta scendendo, intravedo dall'oblò alla mia destra la Madonnina tutta d'oro e piccinina del duomo di Milano, con le tempie pulsanti mi rivolgo al panzone rantolante: "ma 'sto rincoglionito non vorrà farci mica atterare nel centro di Milano???", e lui: "a quanto pare sì, ma non si preoccupi, Milano ha delle strade molto larghe...", "strade molto larghe??? Ma dico, siamo fuori di testa???", il ciccio incurva le labbra sporche di marmellata scura come per dire che per lui non c'è niente di strano.
L'aereo tocca terra, sento sbattere le ali sugli edifici ai lati della strada che il Mike nazionale ha considerato ottimale per l'atterraggio dell' Airbus, quella sinistra si stacca dopo una botta più forte delle precedenti facendo curvare all'improvviso il veivolo, dai finestrini distinguo sagome di persone con le mani sui capelli, mi viene voglia di piangere e mi sento l'unico passeggereo preoccupato. Alla fine l'aereo si ferma, le hostess ci dicono che ora possiamo scendere. Con la giacca sottobbraccio scendo dall'ereo su uno di quegli scivoli gonfiabili che ho visto molte volte nei film. Sono in mezzo a quella che sembra una via del centro di Milano, solo che con le dimensioni di un' autostrada. Mi sembra di essere fermo e che tutto il mondo giri intorno a me, quando vedo la porta della cabina di pilotaggio che si apre facendo sbucare il faccione occhialuto di un Mike Bongiorno vestito con un paio pantaloni blu, una camicia bianca e una cravatta dello stesso colore dei pantaloni. Saluta la folla che lo canta come eroe in modalità papa, mentre io sono lì, incredulo, ho la sensazione di essere pallidissimo, dello stesso colore della schiuma di latte. Giro i tacchi e me ne vado scuotendo la testa, poi il buio, mi accorgo di essere in mutande nel mio letto, allungo la mano per accendere la luce, mi guardo intorno, mi rendo conto di essere sveglio in camera mia e comincio a ridere come un idiota.



Ai posteri l'ardua sentenza... O_o

martedì 9 ottobre 2007

questo dovrei essere il mio alter ego nel mondo Simpsoniano,
da www.simpsonizeme.com
caricando una foto il sito la elabora e crea
la tua versione simpsonizzata